Benveduti a Pontedecimo: tutto bello, ma del nuovo supermercato non si parla

Attualita' - 17 MARZO 2023
Nelle ore in cui, presso il municipio di Mignanego, è andato in scena l’evento per presentare le nuove misure regionale, volute da Ascom e Confesercenti, in favore del piccolo commercio (investimenti a fondo perduto fino a 20 mila euro – leggi la notizia su quienonsolo.it), nella stessa mattina, a Pontedecimo è stato protagonista l’assessore regionale Andrea Benveduti.

Sempre momenti positivi quelli che segnano la presenza di un amministratore pubblico sul territorio. In questo caso, la spiegazione è giunta puntuale da un florilegio di comunicati stampa. La sostanza: l'assessore allo sviluppo economico di Regione Liguria in visita alle imprese artigiane di Pontedecimo - accompagnato dal segretario regionale di Confartigianato Liguria Luca Costi, dal presidente acconciatori di Confartigianato Liguria Giuseppe Graci e dal presidente del Civ Ponte 2000 Paolo Ceruti - per illustrare lo strumento regionale da 11,8 milioni di euro in favore dell’accesso al credito delle imprese e le nuove misure in arrivo con la nuova programmazione comunitaria Fesr 2021-2027.

Già, ma sullo sfondo resta l’ultima copertina di Qui: chiusure a raffiche e incubo di un nuovo supermercato della grande distribuzione nell’ex sede del mercato dei fiori a San Quirico. Di quello, sui comunicati, neanche una riga. E l’opposizione tace. A parole, però, tutta la contrarietà dell’esponente della giunta Toti: “Ci ha detto che comprende la nostra preoccupazione” dichiara il presidente del Civ, Paolo Ceruti.

A parole, troppo poco.

“Possiamo fare poco, la legge è dalla parte dei grandi colossi. Non siamo noi ad avere la facoltà di opporci. Possiamo solo trattare eventuali contropartite” è la frase più gettonata dalla politica e dell’associazionismo ligure in cui il sindaco Marco Bucci, recentemente, ha affondato il proprio pensiero: “Dire che ci sono troppi supermercati a Genova è falso”.

Dunque, se la filosofia è quello non resta che alzare le mani. Pensare che un’ulteriore presenza della maxi distribuzione non ammazzi definitivamente quanto rimasto del piccolo commercio locale è scelta lecita che si commenta da sola. Almeno, però, il prossimo Natale si evitino stucchevoli campagne promozionali: “Compra sotto casa”.

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