Sara Dante
Irriverente - 26 OTTOBRE 2021

A distanza di due mesi dall’ultima caricatura sul Primo Nobile Protettore dell’Arte del Salame di Sant’Olcese, il Marchese Andrea Pedemonte Cabella, l’estro artistico di Davide Sacco torna nel paese degli insaccati. Lo fa per omaggiare la neo sindaca, Sara Dante, all’indomani dell’unica votazione amministrativa d’autunno che ha riguardato Scrivia e Polcevera.
La caricatura che ne emerge è quella di un’unione all’interno dello stesso disegno di più elementi simboli della santolcesinità. La protagonista viene così immortalata intenta ad affettare un salame, in un atteggiamento simile a quella della prima opera 2009 disegnata dal Maestro per Qui con il volto di Giulio Torti.
Questa volta, però, Davide Sacco aggiunge l’omaggio al cognome della prima cittadina: le fette traggono spunto dal naso del sommo Poeta impegnato nella lettura di un certo Maurizio Lastrico, sopraffino interprete del capolavoro originato “nel mezzo del cammin di nostra vita”.
In sostanza, Alighieri da Sant’Olcese ne esce strapazzato? Un po’ sì, almeno, nell’irriverenza sacchiana. La sua matita, quindi, giunge a tratteggiare, sull’ultima pagina del bimestrale, il quarto amministratore in 12 anni: dopo il decano, già citato, Giulio Torti, il turno di Angelo Cassissa, più recentemente di Armando Sanna e, adesso, l’immagine in rosa. Rassegna completa sul portale quienonsolo.it, sezione irriverente.
Per la neo numero uno del municipio di Piccarello, avvocato ed esperta in amministrazioni condominiali, la responsabilità di un mandato post settennato del popolare predecessore. Sulle modalità per centrare l’obiettivo, ampia intervista a pagina 23 dell’attuale numero. Sugli aspetti non dichiarati, ispirazione al proprio cognome e salame esclusivamente santolcesino. Da reggente, pre voto, ha presenziato, affianco al notaio, alla consegna per i nobili archivi della ricetta appartenuta ad Angela Matilde Pedemonte Cabella.
Ma, ora, in fascia tricolore, impossibile farla esprimere sulla preferenza tra Parodi e Cabella: “Viva Sant’Olcese”. Già, il paese di Torti. Viva lo scudo crociato.
La caricatura che ne emerge è quella di un’unione all’interno dello stesso disegno di più elementi simboli della santolcesinità. La protagonista viene così immortalata intenta ad affettare un salame, in un atteggiamento simile a quella della prima opera 2009 disegnata dal Maestro per Qui con il volto di Giulio Torti.
Questa volta, però, Davide Sacco aggiunge l’omaggio al cognome della prima cittadina: le fette traggono spunto dal naso del sommo Poeta impegnato nella lettura di un certo Maurizio Lastrico, sopraffino interprete del capolavoro originato “nel mezzo del cammin di nostra vita”.
In sostanza, Alighieri da Sant’Olcese ne esce strapazzato? Un po’ sì, almeno, nell’irriverenza sacchiana. La sua matita, quindi, giunge a tratteggiare, sull’ultima pagina del bimestrale, il quarto amministratore in 12 anni: dopo il decano, già citato, Giulio Torti, il turno di Angelo Cassissa, più recentemente di Armando Sanna e, adesso, l’immagine in rosa. Rassegna completa sul portale quienonsolo.it, sezione irriverente.
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