L’organizzazione aveva già acceso i motori ben prima del fermo nazionale per la pandemia da Coronavirus. I volontari della Scuderia Valpolcevera avevano messo in campo pratiche burocratiche e quattrini immaginando la tradizionale manifestazione di primavera. Poi, lo scenario si è modificato in modo del tutto impensabile e, alla ripartenza di inizio estate, il rischio che gli investimenti già fatti andassero perduti appariva realtà concreta. Oltre all’amore innato per quella corsa, viene spiegata anche da queste motivazioni la tenacia dei protagonisti valligiani perché la Mignanego – Giovi non perda l’edizione 2020 di uno slalom simbolo d’entroterra. La collocazione vede confermata l’ipotesi di domenica 18 ottobre con la vigilia del sabato caratterizzata dalle verifiche tecniche in piazza Colombo, a Busalla. “Difficile fare previsioni. La speranza è quella che se le vetture non dovessero essere un centinaio almeno si possa giungere a 70 partecipazioni. Iscrizioni al via circa un mese prima della gara. Il meteo? A maggio abbiamo visto la neve, ormai, non ci spaventa nulla” dichiara Alessandro Polini, uno dei riferimenti del direttivo locale. Lavoro in sinergia con Comune di Mignanego e istituzioni competenti. Gara tuttora certa in un panorama generale che non modifichi condizioni e obblighi generali tornando alla scorsa primavera: “La nostra corsa in salita arriva due settimane più tardi rispetto alla Chiavari – Leivi, altra e unica gara ligure in programma. Ovviamente, siamo tenuti al rispetto dei protocolli anti Covid che nel caso dei Giovi significano chiusura degli accessi per il pubblico. Tuttavia, non possiamo certo vietare la visione dello slalom a chi è abituato a godersi lo spettacolo dalla propria abitazione lungo il percorso. Nostro dovere, evitare assembramenti in primis al Giro del Baracchino. Ovvieremo con la tecnologia, magari, creando qualche aggiornamento in diretta per i tanti appassionati”.