Lodevole e comprensibile il tentativo del Comune di Genova e del Municipio Valpolcevera che, a poche settimane dal rispettivo insediamento post elezioni e a 10 giorni dalla copertina di Qui, hanno diramato una nota sugli accorgimenti della pista ciclabile in sponda destra del Polcevera (quienonsolo.it/Notizia/Index/2365).

La sostanza: non si può andare avanti in questo modo, abbiamo compreso il grido d'allarme del territorio, iniziamo a cancellare le aiuole previste dal progetto e valutiamo ulteriori iniziative.

Poi, il passaggio principe del neo assessore alla viabilità genovese Emilio Robotti e del presidente del Municipio Valpolcevera, Michele Versace: "L’obiettivo condiviso è garantire un equilibrio tra la promozione dell’uso della bicicletta e le esigenze quotidiane della viabilità di sponda Polcevera".

Appunto, la ricerca di una mediazione. Evidentemente, una dichiarazione di compromesso - arte numero uno della politica - derivante dalla presa d'atto di un maxi investimento pubblico che, prima d'essere buttato nel Polcevera in secca, prova a essere mitigato.

Ma, la sensazione, a Bolzaneto e dintorni resta un'altra: che, per una volta, la sempre attuale democristianità non possa essere la strategia vincente.

Gil. V.