E’ Barbieri lo sfidante di Fantoni: “Una lista per le fusioni in valle”

Politica - 15 MAGGIO 2018
L’ultima edizione di Qui è giunta in edicola quando al voto del 10 giugno mancavano ancora 40 giorni e dunque restava la possibilità di presentare nuove liste oltre all’unica già in campo del sindaco uscente, Mauro Fantoni. Sul numero cartaceo inevitabile una sola intervista all’attuale prima cittadino a caccia di conferme e l’appuntamento su quienonsolo.it a chi si fosse messo in gioco durante le ultime giornate. Questo è il caso di Antonello Barbieri, già assessore a Busalla d’area di centro sinistra e pedina di Centro Democratico. Nella tornata di Montoggio 2018 rappresenta l’unica alternativa a Mauro Fantoni, ma la sua sottolineatura è quella di non aver creato una lista farlocca per evitare i problemi del quorum a chi ha governato negli ultimi 5 anni: “Oggi sono presidente nazionale del Comitato per le fusioni tra comuni. Il mio obiettivo è porre l’accento sui risparmi che i singoli territori avrebbero attraverso simili operazioni. Auspico un impegno concreto in questa direzione anche di Mauro Fantoni”.  A seguire l’intervista completa ad Antonello Barbieri. Perché si candida? “Non entro nel merito dell’operato dell’attuale amministrazione. Obiettivo fondamentale, sensibilizzare la cittadinanza sul tema della fusione tra comuni. Non a caso la lista si chiama “Valle Scrivia, una valle un comune”. All’interno del nostro schieramento sono presenti persone che hanno provenienze e radici in tutti i 9 comuni del comprensorio. Non esiste problema a Montoggio che la Vallescrivia unita non possa risolvere. Ovviamente, non abbiamo ambizione di vittoria, ma soltanto di far parlare della fusione tra comuni”. La prima cosa concreta qualora eletto?“Organizzerei una capillare campagna di informazione rivolta ai cittadini di Montoggio con l'obiettivo di informarli sui benefici della fusione tra comuni della Vallescrivia. Spiegherei che solo la fusione può dare una speranza a una valle in costante decrescita demografica ed economica, una valle ripiegata su se stessa, senza futuro e senza speranza. Una valle mal amministrata, da persone senza coraggio, persone che si preoccupano più dei loro piccoli privilegi, che del bene dei cittadini. Darei ai cittadini la possibilità di decidere il loro futuro”. Ha senso proseguire con l’Unione dei Comuni?“No, le unioni non funzionano e lo si capisce in tutto il paese. Inoltre, lo certifica la Corte dei Conti e la Vallescrivia si distingue per una pessima gestione, per litigiosità e stupidi personalismi. Pertanto, uscirei immediatamente da un’Unione inutile ed addirittura dannosa. Organismo buono solo per gratificare infantili ambizioni”. A seguire l’intervista di Mauro Fantoni già presente su Qui. La cosa più importante fatta in questi cinque anni? “Non è facile. Spontaneo, il ripristino del paese dopo i danni provocati dai catastrofici eventi alluvionali del 2014 e del 2015 oppure l’apertura dei cantieri per la sicurezza del territorio che sono in corso e proseguiranno nei prossimi anni. Ma come sottovalutare l’apertura del punto settimanale di prelievo sangue così apprezzato dai cittadini in particolare anziani? La cosa che mi rende più orgoglioso è la coesione sociale con cui la comunità ha reagito alle avversità atmosferiche. Una garanzia per il futuro”.La più grande autocritica o delusione?“Cinque anni fa, nel mio programma avevo messo l’impegno a costruire una nuova scuola con annesso asilo, palestra e magazzini comunali. Avevo individuato l’area e parlato con il proprietario che mi aveva dato il suo assenso. Purtroppo, gli eventi hanno deciso in altro modo e imposto differenti priorità. Questa resta un po’ non la delusione, ma l’amarezza. La vita, però, fornisce un’altra occasione”.  La prima promessa concreta qualora venisse rieletto?“Portare a termine i lavori in corso, realizzare nell’area verde del Ritale una bella struttura di attrazione turistica e sportiva, creare nei limiti delle possibilità comunali occasioni di lavoro per i giovani”.Ha senso proseguire con l’Unione dei Comuni? “Sì se l’obiettivo riguarda quelle funzioni comunali che, qualora associate, migliorino gli standard dei servizi, diminuiscano le spese e servano nel reperimento di nuove risorse da investire equamente sui territori salvaguardando l’autonomia dei municipi”.


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