La certezza resta quella che i paesi d’entroterra rappresentino qualcosa di unico proprio grazie alla pluralità degli attori che ogni giorno ne animano il tessuto sociale. Ma questo è un gioco e allora via alle votazioni: chi è il vero simbolo di Scrivia e Polcevera? A voi la risposta e per chi non è in rete possibilità di preferenza attraverso il telefono o la base operativa di Libro Più a Pontedecimo. La scelta fa riferimento a 15 volti popolari e non per forza i più famosi. Straordinari manifesti valligiani come Franco Malerba, Roberto Pruzzo, Enrico Chiesa o Maurizio Lastrico, per esempio, non compaiono nelle proposte iniziali. La domanda: se pensi alla tua valle chi ti viene in mente? Ogni aggiunta è gradita. Ovviamente, resta pure una sfida tra generazioni seppur dai confini siano esclusi personaggi del passato. Premiazioni e vincitori a primavera. Le proposte della redazione sono quelle immortalate in copertina e riproposte su questa pagina.Salute - Lungo il Polcevera ci sono il professor Edoardo Rossi e la professoressa Sandra Ratto, la guida della medicina integrata di Pontedecimo e la pediatra di più generazioni. Assieme a loro, la figura che rappresenta l’impegno del volontariato: Renzo Risso, presidente della Croce Verde Pontedecimo nonché numero uno di Anpas ossia l’associazione che raggruppa tutte le realtà liguri. Dolci - Brillano poi le firme del commercio o della ristorazione. Fa parte del raggruppamento il pasticcere Francesco Crocco, per tutti “Poldo”, già ai vertici nazionali nelle trasmissioni Rai di Pippo Baudo. Locali - Immancabili i fratelli Bagatta che, seppur immortalati in formazione ridotta, restano titolari di decenni tra bar e buona cucina. Oste per eccellenza, Pino Calcagno del Nazionale. Risalta Piero Ferrando da San Cipriano, il ristoratore storicamente più attento al buon gusto rispetto a sorrisi gratuiti. La sua passione ha esportato il nome di Serra Riccò fuori dai confini locali grazie a funghi, tartufi e piatti unici. Sergio Federici è invece l’esempio del mobiliere che ha resistito alla crisi con innovazione e stile.Icone - C’è poi Franco Lanza, detto il mister. Passione straordinaria per calcio e abbigliamento. I modi istrionici restano ingredienti inarrivabili. Poi, i visi della passione motoristica, Gianni Casanova più celebre come Canoa. Il dinamismo della gioventù paesana ha i contorni di Luca Tancredi di Valverde.Fede – Presenti pure le figure del Clero come monsignor Marco Granara, rettore al Santuario della Guardia. Sindaci – Non sono dimenticati politici come Giulio Torti da Sant’Olcese o Franco Parodi da Mignanego. Guerra - Doveroso l’inserimento degli ultimi partigiani, Dante Ghezzi ed Emilio Franzone. Musica - Al tempo stesso, emerge la rivelazione del mondo canoro: Michele Ferroni in arte Mike from Campo che canta il suo paese utilizzando il rap in dialetto. Altro - Mica finisce Qui. C’è spazio per nuove idee: la libraia Battistina Dellepiane, il poeta Michele Vixella, l’animatrice Nina Cosso, la bandiera della Ferriera Rita Cambiaso o chi non è stato ancora menzionato. Votate su quienonsolo.it.